TEMATICHE
- Ius controversum e diritto giurisprudenziale;
- Mutamenti e riforme nella storia della costituzione romana;
- Il principato e i giuristi;
- Rapporti di produzione e storia dei diritti reali;
- Filosofia greca e diritto romano;
- Il diritto commerciale romano;
- I poteri ecclesiastici nel diritto romano cristiano;
- Ius publicum;
- Diritto criminale romano.
OBIETTIVI
L'obiettivo fondamentale è promuovere ricerche dei dottorandi che riguardino il diritto romano nel contesto storico delle società antiche. Campi rilevanti di indagine e di riflessione saranno il diritto giurisprudenziale, l'analisi e la risoluzione dei casi controversi (il diritto romano come case law),la costruzione degli schemi teorici e la definizione delle idealità che muovono i giuristi ed ispirano le loro scelte.
Di particolare interesse per svelare il funzionamento concreto delle norme giuridiche è la storia del processo romano. Attraverso i meccanismi giudiziari si determina l'effettività dell'ordinamento, come la storiografia romanistica ha più volte mostrato. Per comprendere la dinamica dei processi è necessario che questi siano studiati in stretta correlazione con le vicende proprie dell'organizzazione politica. Senza partire dall'auctoritas come potere di fatto attorno al quale si crea la costituzione del principato, non potremmo individuare i caratteri nuovi delle cognitiones extra ordinem.
Tra i temi da trattare saranno anzitutto oggetto di esame le nozioni giuridiche e le politiche del diritto nate nel mondo romano, che hanno avuto un'influenza e un seguito nella tradizione europea.
In primo luogo verrà ricostruita e seguita nelle sue metamorfosi la concezione romana della cittadinanza. Come si afferma l'assetto pluralistico dei municipia e delle coloniae? Quali sono le ragioni di continuità e quali le differenze tra le civitates dell'età repubblicana e quelle del principato? A quale logica, a quali indirizzi dei principes corrisponde la progressiva assimilazione dei sudditi dell'impero ai cives Romani? L'ordinamento romano ci appare come una "istituzione complessa " che si fonda sulla combinazione di più istituzioni, reciprocamente legate da un sistema misto, in parte gerarchico ed in parte pattizio: un sistema che può essere confrontato con altre organizzazioni politiche e giuridiche appartenenti ad epoche diverse. Si può pensare in proposito ad una comparazione con le forme di diritto sovranazionali che tendondono oggi ad affermarsi in Europa.
Per il diritto privato, non sarà difficile mettere in luce come i principali concetti moderni derivino dal pensiero romano sia pure attraverso una serie di complicati fenomeni di trasmissione culturale. Dal tema dell'appartenenza e dei suoi limiti ai collegamenti storici tra rapporti di produzione e diritti reali, dalla disciplina dei contratti, nominati ed atipici, al diritto commerciale e alle forme di autonomia patrimoniale perfetta delle universitates ( per indicare solo alcuni esempi), ogni argomento verrà studiato sia nella sua storicità, entro le esperienze antiche, sia nelle interpretazioni successive, elaborate dalle scienze giuridiche dell'Europa continentale.
La didattica del dottorato comprenderà l'esegesi delle fonti romane ( compresi i testi non provenienti dalla giurisprudenza nè da prescrizioni autoritative, che però contengano informazioni anche indirette sulle vicende giuridiche, sulla coesistenza e la distribuzione di diversi poteri pubblici, sull'applicazione delle norme nella storia romana ); inoltre, la didattica comprenderà l'epigrafia, la papirologia, la storia delle religioni antiche, lo studio delle forme giuridiche greche, mediterranee, bizantine, collocando così lo ius romanum entro un quadro più ampio di relazioni e di culture.
Infine, la didattica comprenderà la storia delle dottrine giuridiche europee ( vista soprattutto in alcuni momenti cruciali, come l'umanesimo e la pandettistica dell' Ottocento).
Un capitolo autonomo sarà costituito dalla storia degli studi relativi al diritto romano: opere di interpretazione per il presente oltre che di descrizione del passato. Si cercherà di mostrare analiticamente quale sia stato il contributo degli studi romanistici alla formazione delle dottrine giuridiche moderne. Per questa via è possibile la comparazione fra diversi diritti civili europei, che muovono dai modelli della jurisprudentia romana. Ed è contemporaneamente possibile storicizzare i dogmi civilistici che provengono da quella tradizione.